L’età dell’oro ( The Golden Age)

Gore VIDAL,
L’età dell’oro ( The Golden Age)
tr.it.: Luca Scarlini
1° ed. 2000 by Gore Vidal, 2001 Fazi Editore
2003 Mediaset/MDS Books (La Biblioteca di Repubblica)

17 capitoli (tutti numerati)+ In onda e Postfazione (pp.480)

Romanzo storico o storia romanzata, seguita attraverso personaggi frutto della fantasia dell’autore? Decida liberamente il lettore.
I fatti (1939-1954): dalla partecipazione americana alla 2° Guerra mondiale alla guerra di Corea, con un allungamento alle nuove traversie e alle varie elezioni: fino a intravedere il Viet-Nam.
La manipolazione dell’informazione, il travisamento dei fatti, l’informazione e la disinformazione dei cittadini, la contraffazione della verità al punto tale che ciò che appare e si fa conoscere è quello che esiste.
Le vite dei personaggi inventati si incrociano con quelle delle persone reali come Roosevelt e Hopkins.
I fatti «reali», misti a pettegolezzi, circolano nel «corridoio dei sussurri» dove si creano e si distruggono i presidenti e gli uomini a lui fedeli. Gli uomini circolano, si muovono, viaggiano, si contattano, ma alla fine trionfa sempre chi agisce in piena solitudine. È questa la capacità di Roosevelt: sfuggire a tutte le previsioni, essere capace di sorprendere sempre.
Furbizia o capacità politica? Calcolo subdolo o coincidenza fortunosa e fortunata? Su questo Vidal lascia le porte aperte, ma di certo «le grandi corporazioni avranno più potere» dopo loa guerra ( lo sostiene Hoover, ma è la via dell’America). E non è forse Eisenhower a sostenere il legame tra esercito e industria, allo stesso modo di come Hoover dice che la General Electic vuole «assumere» il governo?
È un durissimo monito sulla falsificazione politica della verità accettata poi sempre dai comuni cittadine che, spesso, per queste falsificazioni del potere si trovano in qualche parte del mondo a morire.
È un libro da non perdere per chi vuol capire (o anche imparare) l’ipocrisia della politica.
Scontro tra storia e politica, narrazione dei fatti e interpretazione degli stessi: il romanziere deve tornare a fare il romanziere, ma forse anche lo storico può tornare a fare lo storico.

28 ottobre 2016